dopo essere stato da sempre lo stile "cenerentola", quello più lento, quello con il minor numero di bracciate e gambate per raggiungere l'altra sponda, quello "facile e riposante", da qualche anno lo stile
rana prova ad alzare la testa e a dare una svolta velocistica a sé stessa.
alzare la testa in senso letterale!
e che si sono inventati i ranisti?
la
rana delfinata!
ebbene sì, dopo il vitello tonnato, ecco la rana delfinata.
che -diciamolo subito- non è servita a raggiungere le velocità degli altri stili. il dorso (che pure velocissimo non è!) resta a diversi secondi secondi di distacco, come potete vedere
qui.
perchè dicevo che la rana alza la testa?
perchè la rana delfinata si caratterizza -tra le altre cose- per la maggiore uscita dall'acqua delle spalle e del tronco (e quindi della testa, che di solito è al di sopra delle spalle), con conseguente "tuffo" in avanti, aiutato da una gambata più veloce, più energica ma meno ampia e con movimento dall'alto verso il basso; simile appunto alla gambata delfino.
altra caratteristica della rana delfinata è che generalmente la si nuota con ritmi molto serrati, rinunciando a una parte dell'allungo tipico del buon ranista, per guadagnare in numero di bracciate e gambate.
personalmente l'ho usata e mi ha permesso un'accellerazione di circa un secondo e mezzo sui 50m (che è un'enormità!).
molto meglio la delfinata della classica, allora?
dipende. io la trovo enormemente più stancante e dunque richiede un allenamento specifico e che va fatto con molta costanza e regolarità. in questo modo, infatti, permette dei buoni risultati. se però non si è ben allenati, non si lavora costantemente, la
rana delfinata è talmente dispendiosa che si crolla nelle ultime bracciate e alla fine il tempo può risultare peggiore di quello che si fa nella rana classica.